Reina: "Napoli non si libererà di me, non smettero di dire grazie"
Pepe Reina, ormai ex portiere del Napoli ha rilasciato un'intervista esclusiva al "CorrieredelloSport". Ecco quanto evidenziato da "Noesolofutbol":
Rapporto con "Napoli": «Amerò per sempre Napoli, alla quale avrei voluto regalare lo scudetto. Sono stati quattro anni meravigliosi. Vado al Milanadesso e sarà per me un’altra esperienza straordinaria, con uno dei club più importanti del Mondo». Il portiere ha poi aggiunto: "Sono stati meravigliosi dal punto di vista sportivo e umano. Ho conosciuto gente incantevole e siamo stati capaci, come squadra, di andare vicino a un sogno. Lo avremmo voluto vivere assieme, perche´ s’e` creato un sentimento, tra noi e il pubblico, che avrebbe meritato la piu` indimenticabile delle conclusioni". -Pepe ha poi ha riconfermato il suo grande amore verso Napoli e i suoi tifosi- "Il ricordo di un quadriennio in cui io e la mia famiglia ci siamo innamorati della citta`, delle sue bellezze, della generosita` della sua gente. Io sono vero, non faccio scene, non so fingere: mi hanno toccato al cuore, da subito. E Napoli non si liberera` di me facilmente….".
Quando era a Monaco tornava spesso: "E qua sto piu` vicino, mi sara` piu` facile. Mi vedrete in giro".
Il giorno piu` bello: "Tutte le mattine che mi svegliavo con l’odore del caffe`. E poi: la bolgia del San Paolo; la prima in Champions contro il Borussia Dortmund; la semifinale di Coppa Italia con la Roma, quando c’era anche Diego in tribuna; e la finale all’Olimpico contro la Fiorentina".
Separazione da Napoli: "Posso capire un club che, con un portiere di 36 anni in scadenza di contratto, faccia la scelta di rinnovare. È una filosofia aziendale che va rispettata. Poi e` anche vero che i miei rapporti con la proprieta` non erano piu` idilliaci..."
Corsa Scudetto: "Ma sarebbe piu` giusto dire che la Juventus lo ha vinto la sera prima a Milano. Sono stati piu` bravi di noi, non solo in campo. Rappresentano una societa` potente. Forse in Italia soltanto il Milan e l’Inter hanno questa forza". "Il destino, in quel week-end, ha deciso per noi. A volte mi viene da pensare e mi dico: magari non eravamo abituati a vincere, dunque e` venuta meno quella abitudine di prenderci partite sporche. Poi rifletto e mi accorgo che o nove o dieci volte siamo andati in svantaggio e le abbiamo ribaltate. Non c’e` una ragione, ne´ me la sono fatta. Ma sono orgoglioso".
Rapporto con Sarri: "Con lui siamo andati oltre il calcio: ci ha messo la faccia per me e gli dovro` gratitudine. È stato paterno negli atteggiamenti, gli voglio bene e gli auguro tutte le fortune che merita un uomo del genere".
Sulla nuova squadra: "Ho avvertito stima e penso che prepararsi al congedo in uno dei club più titolati al Mondo sia una gratificazione assoluta per me. Il passato e` li` che parla e io posso e devo solo contribuire a fare in modo che si tornino a vivere certe notti europee".
E quando uscira` il calendario, non e` retorico dirlo, pensera` soprattutto ad una sfida. "Quella della partita di Napoli sarà la data che aspetteremo con ansia io e tutti i miei familiari. Non so come la vivrò, so che mi emozionerò, come domenica scorsa, come ogni volta che ho messo piede in quello stadio. Non smetterò di dire grazie".