Barbara Carere, intervista a Francesco Paolantoni, bilanci tra aneddoti e programmi tv

Eseguita dalla giornalista Barbara Carere, di Non Solo Calcio
18.08.2022 20:27 di  Moreno De Rosa   vedi letture
Barbara Carere, intervista a Francesco Paolantoni, bilanci tra aneddoti e programmi tv

L’ironia diventa potente quando ha di fronte il suo pubblico, sul palco. Energia e positività, nelle splendide performance.

Si tratta di Francesco Paolantoni.

Originario di Napoli, da padre marchigiano e madre napoletana.

A metà degli anni ‘70 si iscrive alla Scuola d'arte drammatica del Circolo artistico di Napoli e in seguito recita per oltre un decennio in varie compagnie teatrali. 

Nel 1986 insieme a Stefano Sarcinelli porta in scena al programma di “Zelig” di Milano lo spettacolo “Fame, saranno nessuno” e si classifica primo al Festival di Grottammare Cabaret amore mio. 

Partecipa in seguito come attore e collabora ai testi nella commedia scritta, diretta e prodotta da Vincenzo Salemme “La gente vuole ridere”. Ancora con Salemme, scrive e interpreta “Killer”. Con Giobbe Covatta interpreta “Io e lui”, altra commedia di Vincenzo Salemme, e realizza “The School of the Art of De Lollis”.

Nel frattempo è presente anche in diverse trasmissioni televisive. 

È “Cupido” Indietro Tutta! di Renzo Arbore e poi partecipa a “Fate il vostro gioco”, “Banane e Tirami su”, dove conosce Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti, con cui collabora ad Odeon TV, nelle trasmissioni “Telemeno” e “Sportacus”.

La consacrazione arriva a metà degli anni ‘90 grazie ai vari personaggi presentati nella trasmissione condotta dalla Gialappa’s Band Mai dire Gol, con le partecipazioni a “Quelli che il calcio” nelle edizioni condotte da Fabio Fazio e durante “L’ottvavo nano”, della banda Danzini-Guzzanti.  

Nel 1985 risale il debutto cinematografico con “Blues metropolitano” di Salvatore Piscicelli, seguono poi “Fatalità” (1991) di Ninì Grassia con Nino D’Angelo, poi “L’amore modesto”, 1995 di Mario Martone, “Hotel Paura” di Renato De Maria, “Baci e abbracci” (1998) di Paolo Virzì, “Terra bruciata” (1999) di Fabio Segatori e Liberate i pesci! (2000) di Cristina Comencini.

Con quest'ultimo, ottiene la candidatura al Nastro d’argento come miglior attore non protagonista. 

Nel 2002 è tra i protagonisti di “Bimba”, esordio alla regia di Sabina Guzzanti.

Compare inoltre in alcuni episodi della soap “Un posto al sole” nel ruolo di Max Peluso e dal 2016 è spesso ospite di “Stasera tutto è possibile”.

Partecipa come concorrente alla decima edizione di “Tale e quale show” programma di Rai 1 condotto nelle ultime stagioni da Carlo Conti. 

L’anno seguente, viene chiamato a duettare insieme a Biaggio Izzo, alla terza puntata nelle vesti di uno dei Righeira.

Nello stesso anno pubblica il libro “Mungi da me”, edito da Edizioni MEA. 

Francesco Paolantoni nel 2022, torna a “Tale e quale show” e ad aiutarlo sarà Gabriele Cirilli. 

Influencer sui social. Infatti il suo profilo ufficiale Instagram conta oltre 200 mila followers.

Così si racconta Francesco Paolantoni, attore, comico e commediografo partenopeo:

Da quando hai iniziato a fare il comico, ti aspettavi questa nuova realtà con Stefano De Martino, Biaggio Izzo. Hai sfatato un mito…

«Aspettarmelo, no. Perché in questo lavoro succedono sempre cose abbastanza imponderabili, imprevedibili. Per cui questa amicizia, alchimia artistica, è nata casualmente. 

Abbiamo partecipato tutti allo stesso programma “Stasera tutto è possibile”. Da lì, è scaturita immediatamente una grande complicità lavorativa, che ci portiamo dentro anche come amicizia. 

Abbiamo fatto uno spettacolo l’estate scorsa e ci siamo molto divertiti. Spero che continuerà la collaborazione artistica».

Ci saranno altri spettacoli, quest’anno?

«In questa estate è complicato, essendo impegnativo lavorativamente parlando, Stefano De Martino. Non siamo riusciti ad organizzarci, ma sicuramente faremo altri programmi in televisione».

Il segreto del tuo successo, scaturisce dal fatto che sei così naturale come sei nella vita privata, artisticamente parlando…

«Sì, sicuramente la spontaneità è un valore aggiunto. 

Sono abbastanza semplice, me stesso quasi sempre, tenendo conto di ciò che devo fare, dalle situazioni, e questo la gente lo percepisce fortemente e vi è un’empatia maggiore».

Un artista, un comico italiano e non, che ti ispira maggiormente. Quale preferisci?

«Le mie ispirazioni sono molto alte, da Totò ad Eduardo De Filippo, sono quelle che focalizzavano la mia attenzione, da bambino.

Nell’arco della mia carriera ho incontrato molti colleghi con i quali mi sono trovato bene e mi sono molto divertito, come Giobbe Covatta, Vincenzo Salemme, adesso, Biaggio Izzo, Stefano De Martino. 

Per cui l’ispirazione, è una cosa alla quale avevo da ragazzino. 

Mi piacciono comici del tipo come Corrado Guzzanti, Checco Zalone, Virginia Raffaele, insomma, tutti questi».

Con quali tra questi personaggi dello spettacolo, ti piacerebbe lavorare?

«Ho lavorato un pò con tutti, anche con Corrado Guzzanti ho fatto i programmi insieme alla Dandini. 

Quelli che mi mancano sono Virginia Raffaele, una fantastica ragazza, simpatica, quindi mi piacere tanto lavorare insieme.

Checco Zalone invece, non l’ho mai conosciuto personalmente».

Se non avessi scelto di fare il comico, sceglieresti…

«Avendo cominciato da quando avevo 19-20 anni, è stata sempre la mia condizione naturale, ovvero quella di scegliere di far star bene la gente, il pubblico che mi ascolta. 

È stato sempre quello di voler scegliere la direzione che avevo preso stesso da ragazzino, non l’ho mai cambiata.

Sono cresciuto volendo fare tutto ciò, che mi ritrovo tutt’oggi».

Hai fatto televisione, teatro, anche spettacoli. Ci racconti se c'è qualcosa che manca alla carriera artistica, di Francesco Paolantoni?

«Sì, fare un film tutto mio, credo sia l’unica cosa che al momento manca nell’elenco».

È in progetto?

«Ho un’idea. Anche se a concretizzarlo, è articolato».

La pandemia da Covid-19 e lo scoppio del conflitto in Ucraina, non sono dei migliori per ciò che concerne la comicità. 

In che modo riesci a far sorridere sempre le persone…

«Paradossalmente è più facile. Perché in questo momento la gente ha ancora più bisogno di ridere.

Quando i momenti sono critici e complicati, la gente ha ancora più voglia, giustamente di divertirsi; per cui è ancora più semplice.

C'è qualcosa della tua carriera, che magari avresti voluto fare in più…

«Avrei fatto tanto e tanto ancora, avendo detto troppi no, nella mia carriera personale. Sicuramente si tratta di qualcosa che non ho ancora fatto e avrei voluto sperimentare».

L’estate 2022 procede spedita e proseguiranno importanti ed interessanti novità per l’artista e comico partenopeo, Francesco Paolantoni.

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Instagram: https://www.instagram.com/francescopaolantoni/

@francescopaolantoni

Moreno De Rosa